di Ferdinando Imposimato
Signor Presidente della Repubblica, la legge elettorale cosiddetta Rosatellum, proposta dal Partito democratico e condivisa da Forza Italia è una vergogna. È illegittima e contro l’alternanza. Tende a mantenere al potere le minoranze che, divenute ingiustamente maggioranza (vedi sentenza n. 1 del 2014), ci hanno mal governato con leggi ingiuste sulla scuola, sul lavoro e sulla banche e ci hanno portato sul punto di ruinare.
Questa legge prevede alleanze al primo turno con premio di maggioranza, cosa assurda e intollerabile. Addirittura prevede alleanze a geometria variabile, in modo che a Milano ci si allea con Pisapia e a Palermo con Alfano. Un imbroglio colossale.
È una legge pensata contro il M5S che non fa alleanze. E finalmente sembra avere abbandonato il modello spagnolo: un voto all’alleanza di centrodestra vale il doppio di un voto a un partito che non si allea e questo in contrasto con l’art. 48 che stabilisce che il voto è personale e uguale, libero e segreto. Qui il voto dell’elettore del M5S non è eguale: vale la metà, o un terzo, del voto dell’elettore del Pd e di Forza Italia, alleati che fruiscono del premio. Inoltre non è possibile agli elettori scegliere i candidati perché questi sono imposti dai “capi bastone”. Viene meno così l’essenza della democrazia. Fa bene il M5S a opporsi. Il voto sarà vincolato al listino scelto dall’alto. Non andrebbe bene neppure il sistema spagnolo, che è proporzionale e porta alla sconfitta del il partito che non si allea.
Ritengo ancora valido l’insegnamento di Giovanni Sartori, che prediligeva il sistema maggioritario a doppio turno con divieto di alleanze al primo turno. E condivido l’idea del grande giurista Alexis de Tocqueville. Egli dice ne La democrazia in America (libro I, p. 423): «È facile intravvedere nell’avvenire un momento in cui le Repubbliche saranno costrette ad aumentare l’applicazione del doppio grado nel loro sistema elettorale, altrimenti si perderanno miserevolmente negli scogli della democrazia. Io non ho difficoltà ad ammetterlo: vedo nell’elezione di doppio grado il solo mezzo di mettere l’uso della libertà politica alla portata di tutte le classi del popolo. Mi pare che cadano in un eguale errore sia coloro che sperano di fare di questo mezzo l’arma esclusiva di un partito [come vogliono Renzi e Berlusconi], sia coloro che lo temono». Di conseguenza, penso che il doppio turno sia costituzionale anche se fu dichiarato illegittimo per l’interferenza del Governo sulla Consulta, dopo il referendum del 4 dicembre 2016. Per questo dobbiamo batterci contro questo assurdo rosatellum.