Mi è pervenuto un volume atteso e significativo: è una testimonianza di chiarezza capace di fare luce sull’attuale scenario buio e ricolmo di incertezze. Fortunatamente la piacevole lettura mi ha aiutato a diradare le nebbie di una politica ridotta a mero spettacolo; non si avverte più, infatti, la differenza tra la necessaria serietà istituzionale e un insieme sparso di “nuovi” decisori stabiliti da norme altrettanto nebulose. Ecco perché l’arrivo di Calamandrei, biografia morale e intellettuale di un grande protagonista della nostra storia – realizzata da Alessandro Galante Garrone (Roma Effepi libri, 2018) – è stato provvidenziale. L’opera, con la preziosa e “militante” prefazione di Silvia Calamandrei e ottimamente introdotta e curata da Francesco Moroni, rappresenta anche l’ultimo baluardo di una piccola casa editrice costretta, al momento, a chiudere ma dopo aver onorevolmente combattuto una vera e propria “Resistenza”.
Anche per questo la pregevole ristampa del volume originariamente edito da Garzanti nel 1987, e da anni fuori catalogo, meriterebbe di essere acquistata, letta e difesa, poiché non solo ha permesso di rispolverare un testo fondamentale e di formazione, ma consente – agli “azionisti di minoranza” di questo paese acciaccato – di possedere ulteriori chiavi per accedere alla parte più responsabile e coerente, attualmente e purtroppo senza una netta collocazione nei diversi schieramenti.
La voce di Calamandrei, per la nobile trasmissione dell’eccellente biografo Alessandro Galante Garrone, diviene dunque richiamo universale per coloro che da sempre avvertono il bisogno di pulizia e di giustizia, a cominciare – ed è opportuno gridarlo – dal più convinto antifascismo! Proprio ora che la moda sta tatuando i più giovani di note teste pelate e svastiche con un rigurgito di quel passato che, evidentemente, non ha insegnato nulla a coloro che non sono in grado di leggere e conoscere la storia dalla parte onesta.
Per quelli, invece, attratti dal volto rassicurante e sorridente di un uomo elegante con papillon e occhiali in grado di mettere a fuoco presente e futuro, l’opera racchiude il senso del tempo e il senso del vento, quello della direzione giusta: delle parole pensate, scandite, misurate senza eccessi. Usate come mattoni per costruire ponti sicuri per attraversare anche le circostanze più difficili. Ogni pagina è una miniera di ricordi, citazioni, rimandi: sono tutti affluenti di un fiume limpido che ci permette di navigare e godere nel contempo della natura circostante che l’Esempio rende incontaminata.
Tra le righe, un misto di vissuto e sognato intesse una meravigliosa tela. Galante Garrone ci consegna un ritratto mirabile. Un ritratto che aveva necessità di essere restaurato come si fa con le opere d’arte e con la stessa meticolosità, facendo la massima attenzione per restituire l’intatto splendore.
Obiettivo perfettamente raggiunto da questa riedizione che ancora una volta ci conferma la straordinaria attualità e capacità di innovazione istituzionale di Piero Calamandrei; non è un caso, forse, che l’uscita di queste pagine coincida con il restauro della Resurrezione di Piero della Francesca. C’è qualcosa oltre il nome che connette questi due grandi maestri: è la Luce.