Sommario della rivista Il Ponte, n° 11-12 anno 2014
Gli spettri del capitale.
Cinema e pensiero critico
a cura di Mario Pezzella
Questo numero speciale del «Ponte» prosegue la riflessione sul rapporto tra cinema e pensiero critico, iniziata nel 2008 con Il cinema non è il cinema.
I film – si diceva allora – non possono essere ridotti a esempi di sistemi filosofici (come se esistessero film heideggeriani, aristotelici e – perchè no – vattimiani o cacciariani). Il cinema è oggetto e soggetto di pensiero nella misura in cui contribuisce ad articolare lo spazio e il tempo della modernità, la partizione del sensibile, nella quale si cristallizzano le sue forme percettive. L’ordine simbolico in cui viviamo non è affatto neutro: è quello del capitale e del suo dominio. È un orizzonte di senso che nulla sembra trascendere; e pure è percorso da crepe e brecce che ne incrinano lo spazio.
In questo “speciale” cerchiamo di considerare come il cinema abbia rappresentato l’ordine del capitale e le soggettività a esso corrispondenti: tenendo ben presente la storia più recente, in cui dilagano l’astrazione finanziaria e il nuovo autoritarismo politico che ne deriva.
- Mario Pezzella, Gli spettri del capitale
- Pietro Bianchi, Ejzenštein occupa Wall Street. Note sul capitalismo e la sua immagine
- Alessandro Simoncini, Illusioni di autonomia. Note su desiderio, cinema e capitalismo
- Paolo Godani, Il tempo e il denaro. Sull’ultimo film di Béla Tarr
- Giulio Manfredi, C’è un tempo per ogni cosa: economia e religione in «Canzoni dal secondo piano» di Roy Andersson
- Francesco Biagi, «Margin Call»: l’alba della crisi. Per un’antropologia sociale del capitalismo finanziario
- Giovanni Bassi, Disperazione in cui si spera: note su «Blue Jasmine»
- Tiziano Toracca, «Wall Street»