Questa raccolta di saggi di Claudio Bazzocchi compie una scelta analitica che si dichiara esplicitamente di parte nella difesa appassionata di una cosa antica, il partito politico, e nella sua assunzione come un’arma scagliata contro “il destino”. Nel cuore della tarda modernità, non sono decostruite le radici del conflitto e la necessità del partito o di una politica di massa organizzata trae giustificazione proprio dal persistere assai ostinato delle fratture non riassorbite che vedono potenti élites globali ridurre il governo a tecnica, dissolvere la vita reale a dimensione estetica.
Le forme dell’antipolitica trionfante, per Bazzocchi, sono oggi molteplici e tutte quante orientate alla scomposizione del soggetto organizzato, alla ostruzione di canali di mediazione e alla rottamazione dei veicoli di apprendimento collettivo. L’illusione di poter contrastare la soverchiante potenza del capitale globale con l’iperattivismo dei comitati locali o con il dispositivo dialogico infinito della rete contagia le forme dell’agire dei ceti riflessivi che si fanno allegri cantori della spensierata soluzione iperdemocratica. Alla chiusura ermetica della società dei privati si contrappone cosí l’aperta rete del virtuale dove non abitano piú incrostazioni e le differenze d’incanto evaporano.
Virtù e fortuna. In difesa del partito politico
10,00 €
Claudio Bazzocchi
112 pagine
EAN: 9788888861388