Riforme costituzionali: il Senato delle Autonomie
Qual è stato in questi anni il ruolo dello Stato? In che modo lo Stato centrale ha abbandonato una serie di terreni e si è concentrato soltanto sulla questione economica, quasi spaventato nei rapporti con Bruxelles? Ma con questo rinchiudersi, ha anche impedito che le autonomie avessero il loro pieno dispiegamento. Questi due aspetti sono entrambi frutto della stessa ideologia liberista che sostiene che lo Stato deve ritirarsi, che lo Stato meno c’è, meno regola, meglio è, perché così gli interessi particolari e privati dominano attraverso le lobbies. E sostiene anche una sorta di «Federalismo per abbandono» che con il modello degli staterelli ha decretato la propria fine, la propria condanna.
Da questo incontro emerge invece con forza l’idea di un governo complessivo del paese, che riscopra i concetti di collaborazione e di cooperazione. Questo vale nei rapporti tra Regione e Stato, ma vale anche nei rapporti tra Regioni e Comuni. Bisogna rimettere in campo questo obiettivo e questa idea: cooperazione e collaborazione. Eppure è un’idea che è scritta in Costituzione, ma è stata bandita dal dibattito politico e anche dalle pratiche concrete del governo, dell’amministrazione e più in generale della politica.