Il liberismo è di sinistra? Qual è il significato del termine? Quali sono i principali esponenti di questa corrente di pensiero? In quale misura l’azione di governo e la cultura economica del centrosinistra, negli ultimi quindici anni, si è ispirata a quei principi? Quale il ruolo di quotidiani come il «Corriere della sera» e il «Sole-24ore» nell’indirizzare l’azione e le idee del nascente Partito democratico? Per quali motivi il liberismo di sinistra è entrato in una crisi irreversibile?
Queste talune delle domande a cui risponde il libro, proponendo un’interpretazione della recente storia italiana. Ci si pone l’obiettivo di contribuire alla ricostruzione di un’identità culturale di quelle forze politiche, sociali e culturali che ancora si riconoscono nella Carta costituzionale del 1948 e che vogliono innovare le proprie tradizioni senza snaturarle.
La fine del liberismo di sinistra
Luca Michelini (1966), dopo aver svolto attività di ricerca presso le Università di Firenze (dove ha conseguito il dottorato), Milano e Pisa, ora insegna Storia del pensiero economico ed Economia presso l’Università Lum di Bari. Ha offerto contributi storiografici (monografie, saggi, curatele) ora di taglio biografico, ora attenti all’evoluzione di scuole di pensiero. Particolare attenzione ha rivolto alla ricostruzione del rapporto tra teoria economica, politica economica e politica militante. Ha collaborato con la Fondazione Feltrinelli di Milano, l’Istituto Gramsci di Roma, la Fondazione Isec di Milano. È nella redazione della rivista «Il Pensiero economico italiano».