Insistenze, tendenze, previsioni, nel cortocircuito della fase storica che stiamo vivendo: rotti gli specchi delle rappresentazioni sociali apparentemente lineari, decisivo il panico di un futuro sbarrato, un capitalismo terminale che cerca scampo nella devastazione del pianeta attraverso strumenti antichi riproposti in forme “nuove”: la modernità della guerra, delle schiavitù e degli asservimenti volontari, l’onnipotenza teologica di un’economia a cui sacrificare le vite, la crisi disperata dei sistemi politici tradizionali. E, nell’incoerente caleidoscopio di un’umanità al bivio, le coazioni a ripetere vecchi riti di mala vita, ma anche l’insorgenza di antiche e nuove rivolte, nuove speranze, vie di fuga: la democrazia diretta per il socialismo, il socialismo almeno.
Lanfranco Binni (Perugia 1945), saggista e traduttore, autore di studi sul surrealismo e curatore di classici della letteratura francese, dal 2001 dirige il Fondo Walter Binni; ha curato, con Marcello Rossi, un’edizione delle «Opere complete di Walter Binni», 22 voll., Il Ponte Editore, 2014-2017, preparata dal volume La protesta di Walter Binni. Una biografia, ivi, 2013. Studioso di Aldo Capitini, di cui sta preparando una biografia per ricostruirne il complesso sistema di relazioni, dal 2018 dirige con Marcello Rossi la collana «Opere di Aldo Capitini», Il Ponte Editore. Fa parte della direzione della rivista «Il Ponte».