Il filo rosso che attraversa questo numero monografico è costituito dall’interrogativo sul rapporto tra le nuove forme di populismo e la crisi che attraversano oggi le forme di rappresentanza politica.
I lettori vi possono individuare una tripartizione: i contributi dei pensatori citati, che costituiscono in qualche modo le linee di fuga delle nostre riflessioni, sono preceduti da una prima parte, in cui troviamo i saggi di matrice piú teorica, e una seconda parte, in cui troviamo invece dei contributi che provano a fare il punto su alcune delle situazioni concrete in cui alcuni dei fenomeni politici di cui parliamo trovano una loro espressione diretta. Tra i primi sono compresi quindi gli scritti di Mario Pezzella, Benjamin Arditi, Stefano Azzarà, i quali evidenziano i pregi e (soprattutto nel caso di Pezzella e Azzarà) i limiti della produzione intellettuale di Laclau, mettendo a confronto in modo particolare il suo pensiero con l’attuale crisi delle forme democratico-rappresentative. Sempre in questa parte, troviamo quindi i saggi di Giovanni Allegretti e di Nadia Urbinati, che riflettono rispettivamente sullo statuto contemporaneo delle istituzioni partecipative e dell’attuale crisi delle istituzioni rappresentative, e di Gianfranco Ferraro, che indaga il rapporto tra populismo e democrazia insorgente. L’intermezzo storico-letterario di Danilo Soscia propone una riflessione sul dispositivo populista a partire dalla nuova edizione del libro Scrittori e popolo, in cui Alberto Asor Rosa ricostruisce il rapporto fra produzione letteraria e la messa in scena del popolo.
Nella seconda parte, accanto al saggio di Marco Tarchi, che ben riassume le sue recenti analisi circa lo statuto del populismo in Italia, troviamo lo scritto di Thomas Casadei, che si interroga sui “tempi” che caratterizzano populismo e democrazia, e sulle forme di populismo che caratterizzano la crisi odierna del Partito democratico, e di Francesco Biagi, il quale a partire dalle categorie filosofico-politiche di Ernesto Laclau tenta di leggere l’attuale congiuntura politica italiana, riflettendo sul paradosso della creazione di un “populismo di sinistra” anche nel nostro paese. Concludono questa parte i saggi di Carlos de La Torre, che riflette sullo statuto del populismo contemporaneo in America Latina, di Rosario Scandurra, che traccia una breve storia del partito spagnolo Podemos, al momento in cui scriviamo ancora al centro di una difficile partita post-elettorale, di Luca Onesti, che sottolinea prossimità e differenze tra l’orizzonte politico portoghese, oggi dominato da una coalizione tra socialisti, comunisti e movimentisti di sinistra, e l’orizzonte politico italiano, e di Silvia L. Gil, la quale ci invita a riflettere sulla possibilità di rendere egemonico dal punto di vista culturale e politico un ordine del giorno femminista.
Populismo, democrazia, insorgenze. Forme contemporanee del politico
20,00 €
Populismo, democrazia, insorgenze.
Forme contemporanee del politico
a cura di Francesco Biagi e Gianfranco Ferraro
Il Ponte numero 8-9 agosto-settembre 2016